mercoledì 10 novembre 2010

La convivenza con Fido riduce il rischio di dermatite nei bambini

La dermatite nei bambini, soprattutto quella atopica,  è correlata spesso alla familiarità dei genitori con le allergie. Negli ultimi anni la dermatite sta aumentando notevolmente ed il rischio maggiore ad essa connesso è quello di sviluppare asma ed allergie alimentari. Tra i consigli del pediatra  c'è sempre stato anche quello di evitare il contatto con cani e gatti.  

Una recente ricerca scientifica, condotta dal Dr. Tolly Epstein della "University of Cincinnati"  e dal "Cincinnati Children's Hospital Medical Center" ha dimostrato, per la gioia di noi genitori di cani e figli, che la presenza in casa di un cane non favorisce l'insorgere della dermatite nei bambini positivi ai test allergici sul pelo del cane, tutt'altro ne riduce l'insorgenza a partire dai 4 anni di età. 

Lo studio è stato condotto su 636 bambini da 1 a 4 anni di età e tutti ad alto rischio di familiarità allergica. I piccoli sono stati sottoposti a test allergici per 17 diverse allergie.
I ricercatori hanno dimostrato che coloro che sono risultati  allergici al cane erano meno esposti al rischio di dermatite se erano cresciuti con un cane a partire dall'anno di età. Al contrario i bambini che non possedevano alcun cane erano 4 volte più esposti a sviluppare la dermatite. 

La stessa ricerca è stata condotta anche su bambini allergici al pelo del gatto mostrando però risultati più allarmanti. I bambini  positivi al test del pelo del gatto a contatto con l'animale nei primi anni di vita manifestavano l'insorgere della dermatite entro i 4 anni di età.

Quando a mordere è un cane "buono"

La ricerca più completa sul tema delle aggressioni ai bambini da parte del cane di famiglia è stata recentemente pubblicata dalla University of Colorado School of Medicine, dal prof. Vicram Durairaj.

Lo sudioso sostiene che le aggressioni che hanno come vittime i bambini vengono da cani di famiglia, conosciuti e di cui ci si fida completamente. I morsi sono indirizzati al volto e agli occhi dei bambini e ciò dipende ovviamente dalle dimensioni del piccolo d'uomo il cui viso è facilmente raggiungibile dalla bocca del cane. Non esistono razze assolutamente buone con i bambini, neanche i tanto decantati Labrador retriever. 

La ricerca ha interessato ben 537 bambini aggrediti dal 2003 al 2008, il 68% di loro aveva 5 anni o meno ed il picco delle aggressioni interessava i bambini di 3 anni. 
I cani coinvolti in più della metà dei casi erano stati provocati dal comportamento aggressivo ed insistente dei bambini. 
Le razze interessate nelle aggressioni erano per il 23% cani meticci, il 13,7% Labrador retriever, il 4,9% riguardava aggressioni da parte di Rottweiler, Pastori tedeschi nel 4.4% dei casi ed infine i Golden retrievers nel 3% dei casi.

Dallo studio è emerso quindi che qualunque razza di cane può manifestare un comportamento aggressivo, non esistono cani più pericolosi di altri, le cause semmai sono da ricercare come sempre nelle caratteristiche ereditarie dell'animale, nella mancanza di socializzazione, nell'educazione, nello stato di salute ed ovviamente nel fatto di subire abusi da parte dell'uomo.
Infine secondo Durairaj se un cane ha aggredito una volta certamente lo farà ancora e probabilmente agirà con maggiore aggressività. 

Come sempre vale la regola di non lasciare mai soli i bambini in presenza di cani dando per scontato che il nostro fedele amico sia estraneo a certi comportamenti. Resta il fatto che i bambini, anche quelli più tranquilli, sono onestamente noiosi con i cani e spesso anche un abbraccio troppo vigoroso in un animale anziano e dolorante può dar luogo ad una spiacevole reazione. 


Fonte:University of Colorado Denver (2010, November 9). Young, unsupervised children most at risk for dog bites, study shows; Dogs often target a child's face and eyes

lunedì 13 settembre 2010

Un cane e 5 bambini

Domenica mattina ore 10:30 
All'improvviso c'è stata l'invasione dei piccoli gnomi
Cinque esserini, di cui il più alto superava di due dita il metro di altezza, hanno invaso la mia casa di soli 80mq giardino escluso. Hanno portato con sè urletti e frenetiche rincorse alternate a liti furibonde per accaparrarsi il giochino "eletto" ed io lì ad osservare col fiato sul collo le reazioni del nostro cane. Ho cercato di cogliere al volo ogni mutazione improvvisa che avrebbe potuto trasformare un sereno fine settimana a Gardaland in un week-end col morto!. Eppure lui, il cane terribile, pericoloso ammasso di pelo nero, non è stato all'altezza della sua fama di cane assassino abbandonandosi a vergognose scene con occhi colmi di lacrime pur di conquistare una coccola. Ha continuato, affannandosi tra il giardino ed il salotto, a lanciare le sue palline a chiunque incrociasse il suo sguardo. A pancia in aria con le zampe al vento pur di farsi solleticare le ascelle. Scusa Alì se ho dubitato per un attimo della tua pazienza e della tua bontà!.
Però devo confessarlo, ad un certo punto della giornata, quando nella testa rimbombavano le grida di quei folli gnometti avrei tanto voluto che tu stessi al gioco mostrando loro i tuoi denti! Avrei potuto tuonare "ehi voi smettetela, Alì si è stufato, adesso vi morde tutti"....ma chi ci avrebbe creduto dopotutto?.

mercoledì 8 settembre 2010

Il terrorismo mediatico: Il caso del bambino morso dal cane della nonna

Il 4 giugno leggevo online questa notizia, divulgata con largo eco anche nei telegiornali nazionali, "Bimbo azzannato da cane.Grave". Per chi ha bambini piccoli e convive intimamente con "certe razze" ogni volta è un sussulto al cuore. Si cercano le cause di certe reazioni violente, si inizia ad osservare la propria realtà,  guardando con sospetto le azioni del nostro cane.

In questa occasione, partendo dalla pubblicazione della notizia sulla nostra pagina di Facebook, abbiamo dato luogo ad un piccolo polverone commentando l'accaduto seppur nel rispetto di quanto letto e sentito dai media. Siamo giunti alla infondata conclusione che la colpa fosse della nonna che aveva lasciato il nipotino incustodito in balia del cane!.
Dopo qualche ora dalla pubblicazione dei nostri commenti leggevo con sorpresa la risposta del papà del bambino in questione che metteva in chiaro l'accaduto spiegando quanto segue:
Buona sera a tutti,in riferimento all'articolo qui sotto riportato vorrei rispondere a BauMio.
Sono il papa' del bambino in questione e noto con molto dispiacere che vi siete limitati a commentare una notizia molto superficialmente,senza cercare di capire come siano andate le cose realmente.Il bambino al momento del fatto era ai piedi della nonna in giardino,non è mai stato lasciato solo tra i cani,ma questo lo avete per fortuna pensato solo voi e il giornalista che voleva fare notizia a tutti i costi,inoltre il consiglio che secondo me dovreste dare,e che per sfortuna ho imparato sulla pelle del mio bambino,è che i cani,di qualsiasi stazza,in presenza di bambini vanno chiusi.Con tutto il bene che volgio ai cani e agli animali in generale,ho imparato che gi animali sono animali e come tali devono essere trattati,non si sa mai cosa possa passargli per la testa.Per esempio nel mio caso il cane voleva semplicemente giocare e abbiamo sfiorato la tragedia in pochi secondi.Il cane pesa 55kg e se avesse voluto attaccare un bambino di 13 mesi credo che non sarei qui a parlare.Ho voluto scrivere perchè la nostra esperienza sia di insegnamento ed aiuto per tutti,ed anche per far capire che prima di emettere sentenze bisognerebbe essere meglio informati.Concludo dicendo che il bambino sta bene.
 La risposta si commenta da sè. Gli interrogativi che invece continuo a farmi da giugno restano gli stessi "quanto c'è di vero nella informazione che entra nelle nostre case? Quanti demoni sono solo frutto del protagonismo di alcune persone?. Mi rammarica constatare però che il risultato di tanto terrorismo è nelle case di noi "padroni di cani pericolosi", nella impossibilità di portarli in vacanza con noi, nell'ansia crescente delle persone quando passeggiamo in luoghi affollati, è nelle espressioni di stupore di altri genitori che esclamano inorriditi "e non hai paura che il tuo cane faccia male a tuo figlio?".

mercoledì 19 maggio 2010

A passeggio col cane ed il bebè: 6 utili consigli prima di uscire di casa

Quando ero incinta il mio rottweiler aveva pochi mesi ed era un cucciolone dal musetto dolcissimo che attirava le coccole dei passanti senza timore, così mi sono illusa per nove mesi che presto avrei potuto condividere le mie passeggiate al parco in compagnia sua e del pupo, in realtà non avevo fatto i conti con la sua taglia finale e soprattutto col suo bel caratterino.
Non tutti però hanno cani così ingombranti dal punto di vista fisico e caratteriale quindi esiste per molti la concreta possibilità di godersi una passeggiata al parco portando a passeggio entrambi, figlio cane e figlio figlio!. 
Prima di uscire di casa però ci sono alcuni elementi da tenere in considerazione:
1. Come reagisce il tuo cane se incontra un suo simile o un gatto?
2. Come si comporta se qualcuno ti si avvicina mentre siete a passeggio?
3. Nella tua zona ci sono cani randagi?
4. Cosa succede se il pupo inizia a piangere nel bel mezzo della passeggiata?
5. Qual è la reazione del tuo cane al passaggio di biciclette, motorini o bambini che corrono in strada?
6. Il tuo cane è abituato al guinzaglio e cammina con passo tranquillo al tuo fianco?

Come reagisce il tuo cane se incontra un suo simile o un gatto?
Molti cani hanno reazioni improvvise e talvolta violente se incontrano un altro cane o peggio un gatto. Considera bene la sua indole prima di avventurarti col tuo bambino a passeggio. Si tratta comunque quasi sempre di comportamenti negativi che possono essere corretti nel tempo.

Come si comporta se qualcuno ti si avvicina mentre siete a passeggio?
Una donna che spinge un passeggino con dentro un neonato attira una miriade di persone, se poi c'è anche un cane, gli ammiratori potrebbero raddoppiare ecco perchè è importante che il tuo compagno peloso sia tranquillo anche in presenza di estranei che ti si avvicinano, in caso contrario è preferibile rinunciare e dedicare solo al cane la passeggiata in modo da focalizzare su di lui la tua attenzione.

Nella tua zona ci sono cani randagi?
Ci sono poche considerazioni da fare, tieni solo ben in mente che è difficile evitare lo scontro incontrando un cane randagio di cui si è invaso il territorio.

Cosa succede se il pupo inizia a piangere nel bel mezzo della passeggiata?
Questo è un classico, nel bel mezzo della passeggiata, lui inizia a piangere...spesso la sola soluzione è prenderlo in braccio finché non si sia calmato. In questo caso (non raro) pensa che la natura ti ha donato solo due mani...mentre al momento hai due esserini da accudire e uno è in braccio. E' fondamentale che il tuo cane sappia camminare tranquillo mentre porti il tuo piccolo in braccio e che non abbia reazioni improvvise alla vista di altri animali. L'ideale è comunque prevedere delle passeggiate brevi se sono presenti entrambi oppure utilizzare un marsupio invece del passeggino.

Qual è la reazione del tuo cane al passaggio di biciclette, motorini o bambini che corrono in strada?
Rincorrere abbaiando oggetti in movimento è per alcuni cani un istinto "atavico" e si chiama istinto predatorio. Se il tuo cane rientra in questa categoria è preferibile risolvere il problema con un buon addestramento prima di pensare di uscire con lui ed il passeggino..

Il tuo cane è abituato al guinzaglio e cammina con passo tranquillo al tuo fianco?
Se il tuo cane non ama passeggiare e improvvisamente decide che è ora di fermarsi sarà dura convincerlo del contrario, allo stesso modo se è abituato a tirare non riuscirai a farlo smettere, in entrambi i casi meglio rinunciare alla passeggiata con lui ed il pupo.

martedì 18 maggio 2010

Le 10 regole per portare Fido al mare con tutta la famiglia


Cosa c'è di più divertente che andare con i propri figli al mare? 
Andarci con i bambini ed il cane e questa è la stagione perfetta per organizzare una gita in spiaggia, il sole non è ancora rovente e non c'è troppa folla, quindi, se siete più fortunati di me ed il mare dista pochi chilometri, fateci un pensierino ne beneficerà tutta la famiglia.

LE 10 COSE DA SAPERE PER PORTARE FIDO AL MARE
  1. Verifichiamo che la spiaggia dove andremo accetta i cani altrimenti rischiamo di dover tornare a casa con la "coda fra le gambe!"
  2. Portiamo tutto il necessario per rendere la giornata divertente e rilassante per bipedi e quadrupedi quindi non dimentichiamo acqua fresca e scodella, ombrellone e asciugamano per il riposino e ovviamente il necessaire per la raccolta dei bisognini
  3. Non lasciamo Fido solo in macchina, neanche per brevi periodi, il sole anche se tiepido trasforma l'auto in un forno rovente e letale
  4. Facciamo attenzione a non lasciarlo correre in spiaggia troppo a lungo, anche lui viene fuori dal lungo inverno e le sue articolazioni potrebbero risentirne, sarebbe utile prima una breve passeggiatina per scaldare i muscoli
  5. Non fategli bere troppa acqua salata, potrebbe provocargli vomito o diarrea
  6. Se il vostro è un cucciolo, evitate, se possibile, che ingurgiti troppa sabbia potrebbe causargli un bel mal di pancia!
  7. Attenzione a non lasciarlo camminare a lungo su pavimenti o asfalti bollenti potrebbe ustionarsi le zampette
  8. Non lasciamolo solo, ricordiamo che per lui è un posto nuovo e preso da odori e rumori nuovi potrebbe allontanarsi
  9. Al rientro a casa ispezioniamo bene bene le sue zampe per assicurarci che non vi siano vetri o frammenti di conchiglie che potrebbero ferirlo.
  10. Se ha fatto un tuffo in mare sciacquatelo con acqua dolce e spazzolatelo, la salsedine irrita la sua cute

Giunti sul posto diamo libero sfogo alla voglia di gioco ma ricordiamoci di rispettare chi condivide la spiaggia con noi, quindi conteniamo l'esuberanza di Fido soprattutto se la sua indole è possente!. In alcuni casi tenerlo sotto controllo è una buona regola anche se  il cane è di piccola taglia: quando ero piccola avevo una pechinese che veniva ovviamente in vacanza al mare con noi, in spiaggia la conoscevano un pò tutti per la sua incontenibile esuberanza. Ogni volta che si arrivava al mare era solita correre a 1000 km/h "sgommando" sotto ogni ombrellone e alzando una quantità imbarazzante di sabbia..ecco questo andrebbe evitato!.

lunedì 17 maggio 2010

Anche il cane più buono del mondo può mordere un bambino


Quando si parla di relazione cane-bambino si è spesso portati a pensare che 
1. Il nostro fedele cane non morderebbe mai il suo fratellino umano
2. Un cane di indole gentile non farebbe mai del male a nessuno figurarsi mordere un bambino
Fortuna che la scienza ancora una volta viene in nostro soccorso per chiarirci le idee così da non dare mai nulla per scontato soprattutto se parliamo di cani e bambini.
Una ricerca pubblicata in America ha evidenziato che, nella maggior parte dei casi, ad aggredire un bambino è un cane che non ha mai manifestato segni di aggressività in precedenza. I ricercatori hanno analizzato 111 casi di aggressioni canine di cui 103 in cui vittime erano stati bambini. Le ricerche condotte non hanno evidenziato alcuna razza particolarmente incline a mordere i bambini ma hanno mostrato in quali circostanze è più probabile che si verifichi un'aggressione:

Il bambino si avvicina alla scodella col cibo o cerca di rubare il giochino preferito di Fido

Il bambino invade il territorio di un cane dal carattere molto dominante e territoriale. 
I cani di famiglia sono più propensi a mordere per difendere la scodella o il proprio giochino mentre i cani "amici di famiglia" aggrediscono per difendere il proprio territorio.
Ci sono poi le situazioni particolari che rendono un animale nervoso, quali i rumori improvvisi  come i tuoni o i fuochi d'artificio: la paura predispone spesso Fido ad un attacco ecco perchè bisogna fare molta attenzione ai comportamenti dei nostri bambini che con urletti striduli ed inaspettati o movimenti irruenti possono spaventare e rendere l'animale ansioso.
Infine anche le condizioni di salute del nostro compagno possono creare dei problemi di relazione in famiglia: i dolori alle ossa, alla pelle, le malattie renali o agli occhi ecc..possono causare una sofferenza così forte da rendere Fido poco paziente e per nulla incline alla diplomazia. Per il benessere di tutta la famiglia è fondamentale prevedere delle visite veterinarie periodiche che ci rassicurino sullo stato di salute del nostro amato cane. 
Per concludere, se c'è ancora qualcuno non convinto del fatto che anche il cane più docile al mondo può reagire in modo inaspettatamente aggressivo,  ricordo che dei cani osservati, uno su cinque non aveva mai morso nessuno ed i due terzi di loro non avevano mai aggredito un bambino prima.
Per scongiurare i pericoli in presenza di bambini è come sempre buona norma vigilare sui due e proibire ai cuccioli d'uomo di comportarsi nel modo sbagliato.


mercoledì 5 maggio 2010

Raccontatevi su Bau mio

Un grande artista del nostro tempo, Woody Allen, diceva :" I guai sono come i fogli di carta igienica: ne prendi uno, ne vengono dieci". 


Come dargli torto quando un singolo incidente da il "là" ad un concatenarsi di eventi negativi che ti tolgono il fiato? Ecco questo accade nel mio piccolo mondo in questo momento: la morale è che non c'è tempo per nulla soprattutto per rilassarsi avanti al pc scrivendo sul mio amatissimo blog. 


Non so quanto tempo ancora sarò assente fatto sta che si potrebbe dare un senso a questa pausa forzata creando una raccolta dei vostri racconti e delle esperienza vissute in compagnia del vostro compagno cane. Mi piacerebbe pubblicare le vostre storie sul mio blog per colmare la lacuna lasciata dalla mia assenza.....l'e.mail cui inviare i  vostri racconti è baumio@live.it
A prestissimo......

venerdì 9 aprile 2010

Il DVD che incolla Fido davanti alla TV!

Sapete che nascere cane nel 2010  implica entrare di diritto nella "new high-tech generation" ? Ne sanno qualcosa i "dogs" americani che hanno un nuovo "oggetto del desiderio canino". Si tratta di un DVD appositamente creato per i cani per intrattenerli quando sono soli a casa. 

Inserito nel lettore il DVD e premuto il tasto PLAY, Fido passerà dal salotto di casa ad un campo fiorito in compagnia di uccelli, gatti, scoiattoli e procioni, con un sottofondo di suoni udibili solo dal suo orecchio; le scene possono essere personalizzate così da scongiurare il pericolo di noia!. 

Qualcuno assicura che il divertimento è garantito! Bisognerebbe sentire cosa ne pensa il nostro amico!. 
Mi domando cosa accadrà in una famiglia media, composta da genitori, figlio e cane quando è il momento di accomodarsi tutti davanti la Tv....Mamma e papà ricordando il loro "ius genitoris" pretenderanno di vedere Ballarò, il pargolo urlerà "Boing Boing Boing" e Fido ringhierà col telecomando tra le fauci per godersi il suo DVD in compagnia del suo branco!...Chi ne uscirà vincitore?..ma lui naturalmente il "pargolo" che ricatterà l'amico peloso cedendo la sua quota di pop corn e ai due poveri "genitori" non resterà che comprare un nuovo televisore!. 




venerdì 19 febbraio 2010

Agility Dog formato bambino: come trasformare Fido nel personal trainer di mio figlio

La giuria ha emanato il verdetto

"PRENDIAMO UN CANE"

gioia generale, urletti incontrollabili.... solite raccomandazioni! 

Il cucciolo fa il suo ingresso in famiglia.

Da questo momento abbiamo due scelte:
  • Lasciare che Fido sia solo un ornamento di casa
  • Trasformarlo in un perfetto personal trainer mentale e fisico per nostro figlio!


Io opterei per la seconda!. Partiamo dal presupposto che nel 99% dei casi un cucciolo ed un bambino di 5 o 6 anni stabiliranno da subito una eccezionale alleanza e che non ci saranno difficoltà di adattamento tra i due. Insieme potranno fare molte attività ludiche ma una soltanto riuscirà a tenere nostro figlio lontano dalla sua nintendo! Far partecipare cane e bambino ad una attività sportiva insieme. 

Molti centri cinofili organizzano dei corsi di "Agility Dog" cui possono accedere anche bambini a partire dai 6 anni di età accompagnati dal loro cane. Questo sport, comparso nel 1978 per la prima volta nel Regno Unito, si è diffuso con ampio successo negli ultimi anni e consiste in un percorso ad ostacoli che il cane deve affrontare nel minor tempo possibile. Durante il percorso il conduttore indica al cane quali ostacoli affrontare, incitandolo ed accompagnandolo lungo il tragitto!. E' una disciplina che implica una forte armonia tra cane e conduttore, è aperta a tutte le razze compresi i meticci e richiede ovviamente una buona educazione di base del cane e del conduttore!. 

In Italia, l'Associazione Italiana Agility,  porta avanti molte iniziative rivolte ai più giovani ed il suo vicepresidente, Jean Pierre Cavicchioli, è promotore dell'agility junior. Grazie alla sua passione ha dato vita  con il suo validissimo team ad un'associazione, ITALIA PINK AND BLUE, che con le sue medaglie vinte ha fatto conoscere i giovani agilitysti italiani nel mondo. Ecco quali sono le indicazioni di Jean Pierre per avvicinare i nostri figli a questo sport così entusiasmante:

L'età giusta per cominciare
Secondo Jean Pierre non esiste un'età minima consigliata tuttavia per accedere alla categoria  "allievi (cadetti)" bisogna avere 6 anni e a questa età potrebbe essere necessario affidarsi ad un cane già "esperto" affinchè il bambino sia facilitato nell'apprendimento.

L'impegno
Due incontri settimanali di mezz'ora o un'ora ciascuno danno già ottimi risultati.  

I vantaggi per il bambino
Responsabilizzazione del minore, autocontrollo, movimento fisico attraverso un'attività ludica, disciplina, attività all'aria aperta, rispetto e amore del proprio cane, acquisizione di conoscenze di cinofilia...e davvero tanti altri ancora.

Requisiti per iniziare
Per il bambino:  ovviamente deve godere di buona salute come per qualunque altro sport.
Per il cane: un certificato di buona salute rilasciato dal proprio veterinario che conosce la disciplina dell'Agility Dog ed un Formatore in grado di capire qualsiasi disagio del cane anche psicologico oltre che fisico.

I costi
Variano a seconda dei centri ma si aggirano intorno ai 10-15 euro a lezione.

Dove praticare l'Agility Dog
In tutte le regioni d'Italia è possibile trovare dei centri affiliati all'A.I.A. Maggiori informazioni è possible richiederle a info@assagility.it

Io ho assistito a qualche gara di Agility Dog e si riassume tutta in una parola:travolgente! Immagino come sarebbe viverla da madre coinvolta nella gara di mio figlio! Io sugli spalti ad incitare i miei due atleti impegnati a raggiungere il miglior risultato....una corsa "sfrenata" in cui l'uno corre con l'altro!...E non mi preoccuperei del finale,  se non saliranno sul podio...tra i due  atleti ce n'è uno che con una leccatina strapperà comunque un sorriso sul viso dell'altro!.

mercoledì 17 febbraio 2010

L'età giusta per portare il cane a passeggio

Nelle case americane si può trovare alla parete una scatolina che consente di monitorare le uscite di Fido. Si chiama Accuwalker ed è un dispositivo cui viene appeso il guinzaglio: quando il cane viene portato fuori per la passeggiata il programmino ne registra l'uscita segnando l'ora e la durata. In questo modo chi rientra sa da quanto tempo Fido è chiuso in casa e se è necessaria un pò d'aria coinvolgendo così tutti i membri della famiglia nella gestione del cane, come è giusto che sia!. Tuttavia, anche se sarebbe fantastico delegare ai nostri bambini l'onere delle uscite di Fido, dobbiamo tenere in mente che portare il cane a spasso è una grande responsabilità e prima di lasciare che nostro figlio possa farlo bisogna considerare alcuni aspetti importanti:

ETA' DEL BAMBINO
I bambini al di sotto dei 10 anni non dovrebbero mai portare a spasso da soli il proprio cane. Data la giovane età, di fronte ad una difficoltà o un pericolo,  non saprebbero come reagire.  Il bambino deve essere grande abbastanza anche per comprendere che alcuni "incidenti" di percorso possono capitare durante il tragitto ovvero il cane litiga con un suo simile, è "attratto da una cagnetta", vede un gatto o semplicemente fa la popò!. In tutti questi casi il bambino deve sapere cosa fare e sarà nostro compito insegnarlo. 

LA TAGLIA DEL CANE
La misura del cane è un fattore importante, un animale di razza molto grande possiede una forza incontrollabile per un bambino piccolo che ovviamente lo gestirebbe con molta fatica. Probabilmente sarebbe il cane a portare a passeggio il bambino e non il contrario!. Immaginatevi mio figlio che porta a spasso il suo rottweiler...!!! 

USO CORRETTO DEL GUINZAGLIO
Se il nostro bambino ha la giusta maturità per portare a spasso il proprio cane è importante andare per gradi e mostrargli come si conduce Fido al guinzaglio. Gli insegneremo i comandi di base, quale tono di voce usare, come tenere il guinzaglio senza far male al cane e altre cose connesse alla passeggiata. E' una occasione di interazione con nostro figlio ma anche col cane. Appena possibile e in luoghi non frequentati da altri cani o persone, possiamo lasciare il guinzaglio   al bambino che così avrà modo di imparare praticamente.

CANE EDUCATO!
E' molto importante che il nostro cane sappia andare a passeggio senza tirare al guinzaglio o peggio correre senza controllo alla vista di un altro cane o di un gatto. Questo implica un buon addestramento nel quale si apprenderanno anche i comandi giusti per farsi obbedire dal proprio cane. Una volta educato il cane dobbiamo essere certi che dia retta al suo padroncino rispondendo tempestivamente ai suoi comandi. Se ciò non avvenisse probabilmente Fido non rispetta adeguatamente il bambino. In questo caso ci sono solo due cose da fare: aspettare che il bambino sia un pò più grande oppure frequentare un corso di obbedienza in cui  siano coinvolti il cane e vostro figlio. 



mercoledì 10 febbraio 2010

Insegna al tuo bambino a capire il suo cane

I cani, come le persone, vivono sentimenti differenti: gioia, tristezza, noia, voglia di giocare, desiderio di star soli e tanti altri, imparare a riconoscere questi stati d'animo è essenziale per instaurare un buon rapporto col nostro migliore amico e soprattutto evitare gli incidenti. Ecco qualche regola, suggerita dal programma "Be a Tree", da ricordare quando si è in presenza di un cane e da insegnare ai nostri bambini:
  1. Non è mai una buona idea saltare in groppa ad un cane che non si conosce, anche se ci appare amichevole. La regola è che un cane che si avvicina a noi va ignorato sempre restando immobili come un albero!.
  2. Probabilmente hai un cane o conosci quello di qualche amico, se vorrà giocare con te quasi certamente te lo farà capire chiaramente e allo stesso modo farà se vorrà stare solo.
  3. I cani non amano i baci e gli abbracci anche se spesso desiderano essere coccolati, in quel caso si metteranno vicino a te e aspetteranno le tue carezze. 
Di seguito sono mostrate delle immagini in cui lo stesso cane manifesta due espressioni diverse, le parti del corpo che inviano chiari segnali del suo stato d'animo sono indicati da una freccia. Un cane è felice e vuole essere accarezzato quando si avvicina scodinzolando e ansimando a voi. Se l'animale cambia espressione, serra la bocca è bene non avvicinarsi ma aspettare che sia lui a farlo per primo. Ricordiamoci anche di non permettere ai nostri bambini di avvicinarsi a cani al guinzaglio soprattutto se si tratta di animali sconosciuti.







La cosa più importante da osservare è la bocca del cane. Infondo anche noi umani comunichiamo la nostra felicità sorridendo con la bocca. Se Fido ha la bocca aperta con un respiro un pò affannato (il classico "arf arf" dei fumetti per capirci), apparirà felice, quasi sorridente, ciò vuol dire che è rilassato e desidera fare amicizia. 
Se sembra distratto, ansioso e la sua bocca è chiusa allora non desidera alcun contatto con voi, quindi per ora non ha voglia di giocare.


                                
Nell'ultima immagine ecco tutti i segnali che il cane invia per manifestare il suo disagio. Ricordiamo ai nostri bambini che i cani non amano essere abbracciati e baciati, alcuni molto tranquilli possono tollerare queste manifestazioni d'affetto mentre altri reagiscono con tristi conseguenze. Guardate queste immagini, vi sembrano espressioni felici? 



Il programma "Be a tree" è davvero molto interessante, per chi volesse approfondire l'argomento e magari ordinare del materiale informativo potete cliccare qui , il sito originale è ovviamente in inglese.

Trovate che questo post possa essere utile per riconoscere alcuni segnali del vostro cane?      

lunedì 8 febbraio 2010

Programma Be a Tree: insegniamo ai bambini il giusto comportamento se un cane cerca lo scontro

Si sa che la sicurezza quando si parla di cani e bambini è fondamentale. In Gran Bretagna un'associazione no-profit ha sviluppato un percorso di educazione rivolto ai bambini nelle scuole per insegnare loro il linguaggio del cane e come comportarsi in sua presenza. Il programma  si chiama "Be a tree" ovvero "diventa un albero" ed è portato avanti da insegnanti e genitori attraverso supporti didattici studiati da esperti cinofili. 

In Italia purtroppo non esistono ancora iniziative del genere  ma qualcosa si sta muovendo. Anche se la scuola o i comuni non prevedono dei percorsi ad hoc, noi genitori possiamo informarci autonomamente e fornire ai nostri figli gli strumenti di conoscenza utili per comprendere il complesso linguaggio dei cani. 

Immaginiamo che nostro figlio sia al parco sotto casa a giocare con i suoi amici, improvvisamente un cane da lontano corre nella direzione dei bambini, cosa diresti di fare a tuo figlio? Sicuramente non correre il più veloce possibile. Vediamo cosa insegnano gli esperti del programma "Be a tree" e mostriamolo ai nostri figli.


Cosa significa Diventare un albero?



In questa immagine si vede una bambina e alle sue spalle un cane che si allontana. 
Quando un animale che non conosciamo o con cui non abbiamo confidenza ci si avvicina il nostro primo istinto sarebbe scappare invece immaginiamo di diventare un albero. Piantiamo le radici nel terreno e restiamo immobili (prima immagine STOP) abbassiamo le braccia lungo il corpo con le mani una dentro l'altra (seconda immagine) e abbassiamo lo sguardo (terza immagine), il cane come per magia si allontanerà.
Guardate questo video per capire meglio (qui).


Perchè ai cani non piace che io diventi un albero?


I cani trovano gli alberi terribilmente noiosi. Se ti trasformerai in un albero il cane ti annuserà e poi andrà via. Ecco le situazioni in cui dovresti diventare un albero:

  • Un cane che non conosci ti si avvicina (anche se appare amichevole)
  • Hai paura dei cani o in loro presenza ti senti a disagio.
  • Un cane ti insegue
  • Il tuo cane o quello di un amico si comporta in modo troppo vispo o eccitato

In questi casi, una volta che sarai diventato come un albero, inizia a contare tutti i numeri che conosci e poi ricomincia daccapo finchè il cane non si è allontanato o qualcuno è venuto ad aiutarti.

Ricorda che molti cani non spaventano di proposito, semplicemente amano esaminare nuove persone. La maggior parte dei cani rincorre chi scappa e più andrai veloce più lui si divertirà a correrti dietro. Urlare o tirare calci spaventa alcuni cani mentre rende ancora più eccitati altri. Restare tranquillo è il miglior modo di far capire a Fido che non vuoi fargli del male, che non vuoi giocare con lui o minacciarlo. 

Gli esperti del programma inoltre consigliano di non insegnare ai nostri figli a sollevare le mani in alto in presenza di un cane poichè l'animale potrebbe saltare addosso al bambino nell'intento di annusarle e questo cagionerebbe danni maggiori.
Allo stesso modo non è consigliabile voltare le spalle al cane che manifesta l'intenzione di saltarci addosso. Il tentativo di evitare l'animale si tradurrebbe per lui in un gioco con la conseguenza che sarebbe sempre più eccitato dai nostri movimenti e sicuramente finirebbe per mordere. Ecco perchè la migliore reazione è "be a tree" ovvero immobilizzarsi così come mostrato nelle immagini. 

ESERCITATI AD ESSERE UN ALBERO 
Se hai un cane in casa, esercitati con lui in presenza dei tuoi genitori. Quando Fido si avvicina a te, resta fermo mentre i tuoi genitori si terranno pronti a premiarlo appena lui si sarà allontanato. Presto Fido capirà che quando ti trasformi in un albero non hai voglia di giocare con lui. Allo stesso modo potrai fare se durante i vostri giochi lui diventerà un pò troppo vivace!.

Nel prossimo post vedremo come riconoscere il linguaggio del cane per evitare gli incidenti.
Ringrazio il programma Be a tree che mi ha permesso di divulgare i suoi contenuti.






venerdì 5 febbraio 2010

Come avvicinarsi ad un cane: 3 regole da insegnare ai nostri figli

Quando un bambino incontra un cane, che sia di un amico o di un parente, i suoi occhi si illuminano di gioia, sa che quell'ammasso peloso è un eccezionale compagno di giochi e il suo primo istinto potrebbe essere corrergli incontro urlando di felicità!. Il ruolo di noi genitori, anche se non abbiamo un cane in casa, è insegnare ai nostri figli come comportarsi in presenza di un animale e in che modo stabilire un contatto.

3 REGOLE PER AVVICINARE UN CANE

1. Il tono della voce deve essere sempre lieve, sono da evitare urletti, voci stridule ed acute

2. Ci si avvicina procedendo nella direzione del cane frontalmente e con la testa leggermente piegata di lato o ancora meglio ci si avvicina al suo fianco evitando di fissarlo direttamente negli occhi. Mai comparire silenziosamente alle sue spalle ne correre verso di lui.
L'ideale è che il cane sia al centro della stanza (se il luogo è chiuso) ad ogni modo è preferibile non avvicinare un animale quando è in un angolo e non ha vie di fuga. Mai avvicinare un cane che sta dormendo o mangiando.

3. Il cane deve annusare per conoscere l'odore del bambino che per lui potrebbe essere nuovo. E' buona norma allora aspettare che sia il cane a stabilire il primo contatto e permettere che lo annusi ben benino.

L'amicizia tra i due non tarderà ad arrivare ma è importante che il bambino conosca il modo di interagire col cane.

Sono da evitare le forme eccessive d'affetto, quelle che diventano molestie  per l'animale, mio figlio è un maestro, si passa dalle coccole alle tirate di orecchie e coda, fino agli abbracci che tolgono il respiro! Spieghiamo quindi al nostro bambino che il cane non è un giocattolo e che va trattato con gentilezza. 
Le carezze ad un cane andrebbero riservate alla schiena dell'animale poi quando si entrerà in confidenza anche sulla testa. Non si dovrebbe mai permettere ad un bambino di chinarsi faccia a faccia con un cane. Io questo non lo consento neanche a mio figlio benchè il nostro cane l'abbia visto nascere. Un qualunque gesto o un urlo improvviso del bambino potrebbero stimolare una reazione nel cane con conseguenze ovviamente terribili!.

Infine spieghiamo che quando un cane si allontana non serve trattenerlo, al contrario bisogna rispettare la sua volontà di stare un pò per conto suo, quando vorrà giocare ancora si avvicinerà con intenzioni inequivocabili. 

giovedì 4 febbraio 2010

La cena per due: considerazione poco seria delle cattive abitudini alimentari se in casa c'è un cane


Ogni sera l'appuntamento con la cena si trasforma in un campo di battaglia! L'immagine è quella di una trincea in cui all'interno il soldato striscia silenzioso verso il nemico!.  Il nostro Alì conosce bene la regola che quando siamo seduti a tavola deve starne lontano eppure ogni volta striscia silenzioso fin sotto di essa consapevole che qualcosa scappa sempre, soprattutto se a tavola è seduto il piccolo principe!. Il legame tra i due è diventato tale che lo gnomo ribelle e il peloso vivono anche la simbiosi del cibo. Il divieto di condividere i pasti è però noto ad entrambi, anche se ovviamente Alì non cederebbe mai le sue crocchette al fratello umano!. Nonostante questo lo gnomo è solito nascondere tra le mani leccornie per il gigante buono che se ne appropria dolcemente allungando la sua lingua dagli inferi del tavolo. Non ti accorgeresti di nulla se il cane non gli solleticasse le manine facendolo ridere singhiozzando. Il percorso di apprendimento è molto lungo ed entrambi faticano a comprendere il significato dei nostri divieti ma noi siamo tenaci e certo un giorno riusciremo nell'impresa oppure Alì si trasformerà come il cane del video che ho allegato a questo post. Buona cena!.



martedì 2 febbraio 2010

Come insegnare a Fido a non leccare il tuo bambino

Confesso che il fatto che il mio "piccolo cagnolino" leccasse il viso o le mani di mio figlio mi ha sempre lasciata abbastanza indifferente e mi diverte osservare gli sguardi "inorriditi" di amici e parenti quando questo accade. I limiti comunque vanno imposti affinché il gesto "affettuoso" resti  un bacio rubato e non diventi una molestia!.
Per insegnare al nostro cane a non leccare il pupo sono essenziali due comandi:

- Seduto
Il vostro cane dovrà associare l'atto di sedersi con qualcosa di positivo, perciò prendete un bocconcino, mostratelo al cane e portatelo in avanti al di sopra della sua testa. Allo stesso tempo pronunciate lentamente la parola "seduto". Quando il cane seguirà il cibo con lo sguardo piegherà il collo all'indietro e tutto il suo corpo si sbilancerà all'indietro. Finirà quindi per sedersi. Lodatelo, accarezzategli la testa e naturalmente dategli il bocconcino dalla vostra mano. Fatelo appena il sedere tocca terra...
Tratto da "Parla con il tuo cane" Jan Fennel Edizioni TEA
- No
complice il fatto di ripeterla spesso è forse la prima parola che il cucciolo apprende, ad ogni modo, per rinforzare il comando può tornare utile un semplice esercizio: mettiamo un pò di cibo sul tavolo dove il cane possa facilmente arrivare col muso, tenendolo al guinzaglio, avviciniamoci al tavolo, quando proverà a prendere il cibo, tratteniamolo gentilmente dicendogli NO. Appena il cane si allontana dal cibo, premiamolo con carezze e bocconcino. L'esercizio andrebbe ripetuto più volte. Può essere fatto anche con dei giochi che il cane ama particolarmente (una pallina).

Appresi questi due comandi  il gioco è fatto: appena tenterà di leccare il bimbo sara sufficiente dirgli di no e metterlo seduto, quando interrompe l'azione sgradita ricordiamoci di premiarlo. Fido non va ovviamente mai punito,  infondo sta solo manifestando il suo affetto, instaurando un legame o semplicemente assaporando il biscottino che il pupo ha appena finito di mangiare!

Il tuo cane come si comporta col tuo bambino?

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